“Le Frou Frou” è un giornale umoristico che riflette bene la leggera atmosfera che si respirava a Parigi negli anni ‘90 dell’ 800, gli anni del Moulin Rouge. Le sue pagine erano piene di cartoni animati, aneddoti umoristici sulla vita parigina o il teatro, e un sacco di pubblicità. Si pubblicizzava attraverso colorati manifesti ritraenti seducenti ballerine di can - can come quello di Leonetto Cappiello del 1899.
L’azienda fu fondata nel 1951 da parte del Cavaliere Achille Maramotti. La bisnonna del fondatore, Marina Rinaldi, nel 1850 possedeva e gestiva un importante atelier nel centro di Reggio Emilia: un'attività artigianale, che si distingueva per la cura dei particolari e delle finiture. La passione fu tramandata alla nipote, Giulia Fontanesi Maramotti, che dal 1925 iniziò l’attività di insegnamento in proprio del cucito e della modellistica, pubblicando una serie di volumi dedicati alla “teoria del taglio”. Sempre Giulia fondò la "Scuola di Taglio e Confezioni Maramotti" con la finalità di formare artigiani e tecnici che fossero in grado, partendo da un dato schizzo o figurino, di realizzare modelli o capi di abbigliamento. E’ in questo contesto che nacque Achille Maramotti, fondatore dell’azienda Max Mara il cui nome è tributo all’attività scolastica della madre e dalla quale potè attingere artigiani altamente qualificati. Ad oggi conta 41 società e oltre 5.000 dipendenti ed opera in 105 paesi nel mondo. Il manifesto pubblicitaro risale al 1958 ed è stato ideato da Erberto Carboni, artista di spicco che affiancò il so nome a società come Barilla e Pavesini.
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