martedì 17 gennaio 2017

Step23_Il pensiero selvaggio

Il Pensiero Selvaggio di Claude Lévi Strauss viene considerato come il capostipide dello strutturalismo, quel movimento filosofico, scientifico e critico letterario che estese all'antropologia, alla critica letteraria, alla psicoanalisi, al marxismo e all'epistemologia, le teorie e il metodo dello strutturalismo linguistico.

Claude Levi-Strauss parla de “l’esistenza di due diverse forme di pensiero scientifico, funzioni certamente non di due fasi diseguali dello sviluppo dello spirito umano, ma dei due livelli strategici in cui la natura si lascia aggredire dalla conoscenza scientifica: l’uno approssimativamente adeguato a quello della percezione e dell’intuizione, l’altro spostato di piano; come se i rapporti necessari che costituiscono l’oggetto di ogni scienza, neolitica o moderna che sia, fossero raggiungibili attraverso due diverse strade, l’una prossima alla intuizione sensibile, l’altra più discosta.” 

Il colore giallo, come spesso citato nel blog, rimanda al Sole, alla vita. Viene utilizzato per avvisare di un pericolo imminente e in questo significato è riconosciuto sia dalla specie animale che da quella umana, perchè facilmente individuabile anche da lontano. E’ associato all’oro e quindi alla ricchezza ma anche al divino. Inoltre l'oro è un materiale inalterabile chimicamente e per questo sinonimo di immortalità. Infatti nella tomba del defunto venivano inserite oggetti in oro per mantenere il suo spirito integro, a differenza del corpo che si disfaceva, e quindi ricongiungibile agli dèi.  Nella bandiera etiope il giallo rappresenta la pace e l'amore, ma anche il sole e la ricchezza della terra oppure l'oro e le risorse.  Il giallo nella cultura orientale corrisponde alla terra ed è considerato il colore più bello e prestigioso in assoluto. Significa neutralità e buona fortuna. E’ il colore degli imperatori ed era il colore dei 5 imperatori dell’antica Cina. Decora spesso palazzi reali, altari, templi ed ornava vesti ed abbigliamento dell’imperatore. Tale colore rappresenta anche la libertà dalle preoccupazioni terrene ed è quindi stimato nel Buddismo, dove è anche colore di lutto per i monaci. I loro indumenti sono di colore giallo, come lo sono gli elementi di templi buddisti. E’ anche il simbolo di eroismo, in contrasto con l’associazione americana del colore con la codardia. Nell’estetica buddhista, che tratta spesso, attraverso vari riferimenti, cinque colori, bianco, giallo, rosso, blu, verde il giallo ha significato di limitazione e nutrimento.  Cinque sono anche i Buddha, ognuno con un colore. Quello del giallo è Ratnasambhava che trasforma l'orgoglio in saggezza di identità.

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